Cristina Daverio
psicologa

Mi chiamo Cristina Daverio, sono nata l’11 luglio 1966, a Busto Arsizio.
Dal 1985 al 1991 ho frequentato il Corso di Laurea in Psicologia – Indirizzo psicologia dello sviluppo e dell’educazione presso la Facoltà di Magistero dell’Università degli Studi di Padova (ordinamento quinquennale).
Il 26.03.91 ho acquisito il Diploma di Laurea.
Il 31.05.93 ho sostenuto l’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione di psicologo.
Dal 09.10.93 sono iscritta all’Albo Professionale degli Psicologi della Regione Lombardia (nr. 03 3245–sezione A).
Successivamente, ho mantenuto aggiornata la preparazione accademica mediante la partecipazione costante a corsi di formazione ed approfondimento.
In particolare, le tematiche oggetto di formazione continuativa hanno riguardato:
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aggiornamenti professionali e deontologia
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attività di supervisione e coordinamento, comunicazione scientifica e progettazione
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infanzia ed adolescenza, famiglia e genitorialità
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tutela minori, affido, adozione, penale minorile, spazio neutro
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psico-oncologia e cure palliative
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emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2
Per un dettaglio si rinvia al Curriculum Vitae ed all’Elenco dei documenti di carriera.
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Il percorso di crescita personale, l’educazione ricevuta e le esperienze vissute mi hanno portata a sviluppare un’inclinazione al rapporto con gli altri, favorendo l’accrescimento di capacità relazionali caratterizzate da una predisposizione all’ascolto attivo ed all’empatia.
La scelta formativa universitaria è stata frutto, fra gli altri, del desiderio di approfondire la conoscenza dell’”Uomo”, del complesso tema delle relazioni interpersonali e dell’importanza della comunicazione nei contesti di vita sociale.
Altrettanto, alcune opportunità lavorative offertemi hanno favorito l’espressione della mia professionalità in ambiti in cui la relazione e la comunicazione giocano un ruolo fondamentale quali, ad esempio, la psico-oncologia, le cure palliative e la tutela dei minori.
Attraverso il percorso professionale ritengo di avere quindi potenziato le mie capacità relazionali e di confronto, nonché affinato le modalità di rapporto con gli altri, rendendole sempre più attente alle singole individualità, rispettose delle diversità e volte all’individuazione di potenzialità e risorse dell’altro e del contesto.